Prepping: Come prepararsi alle catastrofi metropolitane (Italian Edition) by Alberto Salza

autore:Alberto Salza [Salza, Alberto]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Saggistica umanistica
ISBN: 9788820374013
Amazon: B01GU892FO
editore: Hoepli
pubblicato: 2016-06-09T00:00:00+00:00

3.10 Il Prepping legale: le azioni legali ed etiche del “prima” e del “dopo”

La civiltà occidentale non sarebbe quella che è se non rispettasse tanto il legittimo portatore di armi quanto chi ritiene ingiusto l’uso delle armi.

John Keegan, A History of Warfare

Contributo di Renzo Capelletto, penalista

Il Prepping opera in contesto legale, almeno fino alla catastrofe; il durante e il dopo implicano una variazione della legalità (come la legge marziale) e dei comportamenti sociali permessi (come l’autodifesa). Uno degli argomenti discriminanti è il possesso di armi. L’ordinamento giuridico vigente in Italia prevede norme precise per l’acquisto, la detenzione e l’uso delle armi.

Nulla osta per l’acquisto di armi e munizioni. Un privato cittadino può ottenere tale la licenza qualora abbia raggiunto la maggiore età, non sia mentalmente incapace, non abbia precedenti penali e non sia un obbiettore di coscienza, secondo quanto previsto dall’art. 35 TULPS.

Il nulla osta ha la validità di 30 giorni dal rilascio, permette l’acquisto di armi o munizioni nella quantità espressamente indicata e può essere utilizzato solo nell’ambito della provincia. Il nulla osta decade immediatamente dopo l’acquisto. I possessori di licenza di porto d’armi per difesa personale, caccia o tiro a volo – erroneamente definita a uso sportivo –, possono acquistare armi o munizioni esibendo la stessa licenza (purché valida) all’armiere, che provvede a espletare le formalità di rito. Una volta acquistata l’arma, occorrerà denunciarne immediatamente la detenzione presso il commissariato della Polizia di Stato o la stazione dei Carabinieri del luogo di residenza, ovvero del luogo in cui sarà custodita, ai sensi dell’art. 38 del T.U.L.P.S.

Chi detiene armi deve presentare il certificato medico di idoneità psicofisica alla detenzione. La certificazione dovrà attestare che il richiedente non sia affetto da malattie mentali oppure patologie che ne diminuiscano, anche temporaneamente, la capacità di intendere e di volere, ovvero non risulti assumere, anche occasionalmente, sostanze stupefacenti e psicotrope, oppure abusare di alcol. Il certificato in questione è rilasciato dal medico provinciale, dall’ufficiale sanitario (attualmente Asl) oppure da un medico militare.

È previsto un obbligo di custodia a carico del legittimo detentore, il quale dovrà custodire le armi in modo diligente e non renderle accessibili a particolari categorie di soggetti, quali minori, tossicodipendenti, persone mentalmente incapaci ovvero imperite nell’uso delle armi.

Ai sensi dell’art. 2 della legge 18/04/1975 n. 110, è possibile acquistare: 6 armi classificate per uso sportivo; 3 armi “comuni” da sparo; 8 armi antiche (prodotte prima del 1890); un numero illimitato di fucili da caccia. Non sono soggette all’obbligo di denuncia le armi ad aria o a gas compressi, sia lunghe sia corte, i cui proiettili siano dotati di un’energia cinetica non superiore a 7,5 joule.

Detenzione di armi. Le armi possedute non possono essere portate fuori dal luogo di detenzione, a meno che non si possieda l’autorizzazione. Per avere la possibilità di detenere un numero maggiore di armi, occorre la licenza di collezione rilasciata dal questore. Questa permette di detenere una quantità illimitata di armi di cui però non è possibile avere il munizionamento. Inoltre non è comunque possibile detenere più di un esemplare per ogni modello di arma.

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